Un tetto deve resistere ad eventi atmosferici intensi ed improvvisi e rendere confortevoli gli ambienti interni; se ben progettato contribuirà anche a contenere i costi dell’energia e se realizzato con materiali sostenibili avrà un impatto ambientale responsabile. Per determinare il costo di rifacimento del tetto, occorre tener conto dei materiali impiegati e della manodopera per l’installazione. Tuttavia, la variabile più importante da considerare è il tempo: quanto a lungo il nuovo tetto garantirà massima efficienza? Capiamo insieme quali sono gli aspetti determinanti da non trascurare in un intervento di rifacimento del tetto.
Rifacimento del tetto: i costi si misurano nel tempo
Possiamo affermare che i costi di rifacimento di un tetto si possono raggruppare in due macro categorie:
• I costi di intervento (progettazione, acquisto e posa dei materiali);
• I costi di manutenzione (pulizia delle gronde, riparazione per danni causati da agenti esterni, riparazioni per deterioramento dei materiali);
Costi di intervento
I costi di intervento sono facilmente determinabili perché preventivati in sede progettuale. È possibile intervenire su di essi apportando modifiche al progetto, scegliendo materiali sostitutivi o valutando più imprese. In ogni caso, una volta completato l’intervento, non saranno suscettibili di modifiche.
Costi di manutenzione
I costi di manutenzione sono quelli meno determinabili perché sono esposti all’imprevedibilità. Si dividono in due sottogruppi:
• costi di manutenzione ordinaria;
• costi di manutenzione straordinaria;
Costi di manutenzione ordinaria
Prevedono generalmente la pulizia almeno annuale delle gronde ed ispezioni periodiche della copertura. L’obiettivo è quello di ridurre l’insorgenza di problemi o l’aggravarsi di criticità minori che altrimenti farebbero aumentare esponenzialmente i costi di manutenzione straordinaria.
Costi di manutenzione straordinaria
I costi di manutenzione straordinaria del tetto rappresentano la voce di costo più esposta al rischio, aggravata dal fatto che generalmente sono associati ad interventi urgenti determinati da problemi contingenti che mettono a rischio la sicurezza, la salubrità finanche l’utilizzo degli ambienti interni. Si parla di costi di manutenzione straordinaria quando, ad esempio, è necessario sostituire parti di tetto danneggiate a seguito di una forte grandinata, o porzioni di copertura corrose dall’ambiente salino nei pressi della costa.
Come ridurre i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria del tetto
Più velocemente una copertura si deteriora, o più facilmente si danneggia, più frequentemente la proprietà dell’edificio sarà chiamata ad intervenire per risolvere i problemi generati. Queste condizioni fanno aumentare i costi sostenuti per la stessa copertura, ravvicinando anche i tempi tra un intervento e l’altro. Per ovviare a questo rischio, il modo più efficace è quello di affidarsi ad una progettazione lungimirante, che tenga conto della durabilità delle soluzioni proposte e del contesto in cui sono inserite. La scelta dei materiali nella fase progettuale è determinante e può mettere al riparo dai rischi, per molto tempo. La manifattura di alcuni materiali e la qualità delle soluzioni ingegneristiche adottate in ambito costruttivo possono infatti garantire prestazioni che abbattono sensibilmente i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria, donando maggior longevità all’intero sistema di copertura.
Il contesto, l’ambiente e la destinazione d’uso degli edifici
Ciascun edificio deve rispondere efficacemente alle sollecitazioni dell’ambiente in cui è inserito, in maniera funzionale al contesto in cui si trova, assolvendo ai compiti per i quali è stato progettato. Anche il tetto, quindi, deve rispondere alle stesse esigenze. Ad esempio, il tetto di un edificio posto in un ambiente marino deve resistere alla corrosione salina, mentre in un ambiente montano dovrà garantire l’isolamento necessario a contrastare le temperature invernali. Così anche in relazione al contesto: in città la nuova copertura dovrà contrastare l’effetto Isola di Calore, mentre in un contesto rurale dovrà ridurre l’impatto estetico. La destinazione d’uso invece è particolarmente rilevante nel caso degli edifici industriali. Il tetto di un capannone agricolo dovrà resistere alla corrosione provocata dai gas di fermentazione dei resti organici degli animali, mentre la copertura di un edificio adibito ad uffici deve garantire adeguato silenzio all’interno, evitando che una grandinata disturbi chi lavora.
Gli effetti dei cambiamenti climatici
Nel rifacimento del tetto di un edificio, gli aspetti determinanti legati all’ambiente, al contesto e alla destinazione d’uso acquisiscono ancora più rilevanza in relazione agli effetti dei cambiamenti climatici. L’aumentata intensità degli eventi atmosferici, come forti grandinate, intense piogge o raffiche di vento fuori dalla norma, mette a rischio le coperture progettate con standard edilizi ormai obsoleti. Questi tetti rischiano di non essere più in grado di proteggere dalle temperature estive sempre più elevate. In ambito urbano, ad esempio, un tetto obsoleto rischia di alimentare l’effetto Isola di Calore contribuendo all’innalzamento delle temperature in città. Anche in questo caso, una progettazione lungimirante riuscirà ad individuare le soluzioni migliori per risolvere complessità nuove, dando alla nuova copertura garanzie di durabilità.
I 5 vantaggi determinanti da ricercare in un nuovo tetto
Visti gli aspetti determinanti da non trascurare nella progettazione di un nuovo tetto, nel momento in cui una nuova copertura li tiene tutti in considerazione efficacemente, quali vantaggi apportano all’edificio? Scopriamoli insieme:
Comfort termico
Materiali di copertura a bassa trasmittanza termica “lasciano entrare” nell’edificio meno calore. D’estate, gli ambienti interni avranno una temperatura naturalmente più bassa, mentre d’inverno l’isolamento consentirà di trattenere il calore riducendo la dispersione. Ne consegue un minor consumo energetico per il raffrescamento ed il riscaldamento degli ambienti, quindi un risparmio in bolletta ed un minor impatto ambientale. Non solo: in estate è fondamentale che il tetto non si surriscaldi sotto l’effetto del sole. E non trasferisca tale calore all’interno dell’edificio. Per questo è necessario usare tetti Cool Roof e con intradosso basso emissivo, in grado di limitare il surriscaldamento e di trasferirlo all’interno.
Cool Roof
Oltre a migliorare il comfort termico estivo, l’elevata riflettanza solare di alcuni materiali consente ai tetti di non contribuire all’innalzamento delle temperature globali. Una copertura Cool Roof pone rimedio all’effetto Isola di calore urbana.
Resistenza meccanica
Resistere alle più avverse condizioni climatiche causate dal vento, dalle escursioni termiche e da violente grandinate, dona longevità alla copertura.
Comfort acustico
Proteggere l’acustica degli ambienti di vita usando materiali in grado di attutire il rumore sotto l’effetto di pioggia battente o grandine e ad alto potere fonoisolante è necessario per garantire il benessere acustico a chi vive o lavora all’interno degli edifici.
Sostenibilità dei materiali a fine ciclo di vita
Utilizzare in copertura prodotti realizzati con materiali riciclabili e disassemblabili al termine del ciclo vita contribuisce in maniera significativa alla sostenibilità dell’intero edificio. La durabilità dell’elemento costruttivo – che ne determina un lungo ciclo di vita – permette di non sostituirlo frequentemente, limitando costi e produzione di rifiuti.
Come scegliere la copertura fotovoltaica
Installare un impianto fotovoltaico sul tetto e progettare un tetto fotovoltaico sono due interventi differenti. Nel primo caso, i moduli fotovoltaici vengono semplicemente installati sulla copertura esistente, mentre nel secondo caso tetto e moduli fotovoltaici vengono progettati insieme, sia per rifacimenti sia per nuove costruzioni. La scelta del tipo di intervento da portare avanti sarà dettata quindi dal risultato che si vorrà ottenere. I maggiori benefici, di fatto, sono a tutto vantaggio del tetto fotovoltaico, dal momento che l’intero sistema di copertura fotovoltaica è stato progettato come fosse un unico elemento. Lo si potrà definire “Sistema integrato di copertura fotovoltaica”, nel quale i moduli assicurano la produzione di energia pulita mentre la copertura – mantenendo intatta la sua funzione di impermeabilità – àncora saldamente i moduli stessi all’involucro edilizio, assicurando solidità all’intero sistema.
I 3 obiettivi da perseguire per progettare un tetto sostenibile
La progettazione gioca un ruolo determinante nella realizzazione di una copertura ad alte prestazioni, ovvero in grado di garantire per lungo tempo efficienza energetica, resistenza ad agenti esterni naturali e antropici e rispetto per l’ambiente circostante. Possiamo quindi indicare tre grandi obiettivi che, quando perseguiti, fanno la differenza tra un tetto destinato a durare a lungo e uno da sostituire frequentemente.
Risparmio energetico
I fattori che influiscono sul consumo energetico di un edificio sono l’ambiente in cui è inserito, la sua collocazione nello spazio e i materiali che lo compongono. Una progettazione attenta tiene in considerazione ognuno di questi tre fattori donando all’edificio la capacità di consumare quanta meno energia possibile. Per il raggiungimento di questo obiettivo, la scelta dei materiali è determinante per far fronte alle esigenze tecnico-ambientali dell’edificio.
Sostenibilità ambientale
Ridurre l’impatto ambientale degli edifici, di quelli già esistenti e di quelli di nuova costruzione, è l’obiettivo primario per l’edilizia del XXI secolo. Il ricorso alla produzione di energia fotovoltaica dal tetto è la strada oggi più accessibile tecnicamente ed economicamente. Tuttavia, la riduzione dell’impatto ambientale di un edificio passa anche dalla sostenibilità dei materiali che lo compongono. Materiali che dovranno garantire la rispondenza a determinati criteri (ad esempio i CAM) ed un LTC, ovvero ciclo di vita, attento alla riciclabilità dei componenti.
Qualità della vita
L’obiettivo sotteso in ogni progetto edile è la qualità della vita di chi vive o lavora all’interno degli edifici. Il comfort sembra dato molto spesso per scontato, tuttavia è frequente trovarsi in ambienti interni nei quali risulta difficoltoso sostenere una conversazione sotto il rimbombo acustico della grandine o dover ricorrere all’aria condizionata persistente per raffrescare una stanza altrimenti vittima del caldo estivo. Anche in questo caso, gli accorgimenti in fase di progettazione ed una scelta oculata e responsabile dei materiali migliori, porterà benefici nel lungo periodo ed anche un considerevole risparmio economico.